domenica 20 febbraio 2011

Primi passi e piccole fregature

Come accennavo nel primo post di questo blog Voglio diventare una giornalista , da circa un anno ho inziato a muovere i primi passi nel mondo del giornalismo.
La primissima esperienza nel settore era stata una collaborazione con Zai.net la rivista fatta da studenti che viene distribuita in tutte le scuole, esperienza piuttosto positiva che mi è stata di stimolo per buttarmi e soprattutto mettermi alla prova.
Il passo successivo è stato cercare nella mia zona piccoli giornali a cui inviare il mio curriculum e sperare in una qualsiasi risposta: tanta pazienza, e dopo un po' di tempo sono stata richiamata da alcuni di questi per un colloquio. Ho creato quindi il mio portfolio personale con gli articoli pubblciati su Zai.net e, per arricchirlo un po', anche qualche pezzo scritto liberamente, cercando di spaziare tra generi diversi in modo da dare l'idea di flessibilità e curiosità.
Il primo colloquio è stato emozionante: una vera redazione, con uffici, computer, telefoni squillanti.. Come nei film! La persona che mi ha accolto era molto gentile e professionale, ma ecco dopo poco la doccia fredda: disponibilità di un posto si ma nessuna retribuzione! L'impegno era minimo, un paio di pezzi al mese senza bisogno di recarsi in ufficio (un po' lontano da dove vivo) e sicuramente la possibilità di farsi conoscere ed imparare.. Così ho accettato!
A distanza di un anno continuo a collaborare con loro, zero soldi e zero rimborsi, ma almeno faccio esperienza e mi creo una rete di contatti (fondamentale in questo settore). All'inizio pensavo che dopotutto fosse già importante farsi pubblicare, seppure gratis, e sperare in una retribuzione futura.. Ora sono un pochino più realista, mi rendo conto della "fregatura" visto che ogni lavoro necessita di serietà ed impegno e DEVE essere retribuito, ma mi consolo pensando che non sono l'unica in redazione in questa situazione e che comunque mi trovo bene e mi sto facendo conoscere in giro.. Non è certo il massimo ma in questo periodo mi accontento!
Nel frattempo ho continuato a guardarmi intorno, ho fatto altri colloqui (non tutti andati benissimo..) e preso qualche fregatura (per esempio un periodo di prova senza nemmeno il rimborso spese), ma sono sempre più determinata! Quel che conta è tenere gli occhi e le orecchie ben aperti, informarsi sempre sulle nuove realtà editoriali e proporsi.. Ora per esempio mi hanno contattata per uno stage presso una rivista online: 3 mesi con valore di crediti formativi per l'Università (che fanno comodo) e la possibilità di un'assunzione vera e propria. Per ora sono in attesa che vengano preparati tutti i documenti necessari, la trafila è un po' lunga, ma potrebbe essere davvero una bella opportunità!
Vi terrò aggiornati.. Nel frattempo, vi racconto le mie avventure tragicomiche tra interviste e piccoli eventi locali!

Cinderella

giovedì 3 febbraio 2011

Voglio diventare una giornalista: si ma come?

La prima cosa che mi ha disorientata nel mondo del giornalismo è che non esiste una strada unica e spicifica per entrare nell'ambiente.
Voglio dire, sicuramente in ogni settore esistono diverse possibilità, ma poniamo per esempio che avessi voluto diventare avvocato: la strada da intraprendere è laurea in Giurisprudenza-specialistica nel settore di interesse-esame di stato-praticantato e poi tanto tanto duro lavoro e un po' di fortuna.
Nel campo dell'editoria in generale le cose sono molto diverse e, secondo me, un po' dispersive o perlomeno confuse.
Vediamo le diverse possibilità, partendo dalla preparazione accademica:
Innanzitutto la prima cosa da affrontare è la scelta del corso di Laurea: non esistono per ora facoltà che siano riconosciute dall'Ordine. Questo vuol dire in sostanza che i corsi in editoria/giornalismo danno una sicuramente ottima conoscenza teorica del mestiere, ma nella pratica non garantiscono l'accesso alla professione e in molti casi nemmeno all'esame di Stato. Nel scegliere il corso quindi io ho tenuto conto ovviamente delle miei passioni (perchè credo non ci sia niente di peggio che frequentare all'università una facoltà che non ci piace, è impossobile arrivare in fondo) e dello scopo futuro. Dopo varie riflessioni e un anno sabbatico sono approdata a Lettere moderne, perchè ovviamente adoro la letteratura e mi sembrava potesse darmi una buona cultura di base, non troppo specifica e per questo spendibile in campi diversi.
Una volta raggiunto il traguardo della Laurea (io ci sto ancora lavorando!) si possono prendere diverse strade tra cui la specialistica o un Master. In tutta Italia circa 9 istituti offrono corsi riconosciuti dall'ordine che nel biennio preparano a livello teorici e pratico (mediante stage, seminari, tirocini) e dopo 18 mesi di pratica presso una testata è possibile sostenere l'esame per diventare giornalista professionista.

Un'altra strada percorribile è quella di farsi strada senza seguire un percorso di studi specifico.
Ossia, proporsi alle diverse testate iniziando una lunga e spesso frustante gavetta, ma che permette di acquisire le competenze pratiche e i contatti necessari allo svolgimento della professione. Una volta entrati in una redazione e aver convinto chi di dovere a pagarci il nostro lavoro, è possibile iscriversi ad una sorta di "praticantato" con lo scopo di accumulare in circa 2 anni quanti più articoli pubblicati e retribuiti possibile e presentarli alla fine davanti ad una commissione di professionisti che li valuterà. Superata la prova, si viene in automatico iscritto all'Albo come Giornalista Pubblicista (cioè che non svolge il mestiere in modo prefessionale).

Io ho optato per una sintesi dei 2 percorsi: Laurea in Lettere, Master/Specialistica in Editoria e Giornalismo (almeno mi tengo entrambe le porte aperte) e nel frattempo iniziamo con la gavetta collaborando ad alcune testate cartacee ed online, per farsi le ossa, stringere i primi contatti utili e mettersi alla prova. E durante l'estate un corso intensivo specifico in un settore (moda, carta stampata, radio, tv..) per acquisire competenze precise e ancora nuovi contatti.

Insomma,le possibilità sono tante ma è bene ponderare bene le proprie scelte!

Cinderella